Ogni tanto, parlando con qualche cliente, spunta fuori l'argomento piscina. Pur essendo un optional NON alla portata di tutti, la piscina riveste sempre un fascino particolare per cui, se disponi di un adeguato spiazzo, il discorso finisce irrimediabilmente lì. Se ne parla, si discute di tutto, dalla tipologia alla forma, dai sistemi di depurazione alle modalità costruttive. Si parte sempre da una semplice "vasca" per poi arrivare (con la mente) a realzzazioni hollywoodiane con cascatine e contorno di soffici lettini. Per una sorta di masochismo interiore poi, dal sottoscritto, scatta la domanda: "Avete mai pensato ad una biopiscina?". La prima reazione degli astanti è il gelo........poi scatta la controdomanda: Cos'è questa biopiscina? A questo punto partono le mie considerazioni legate alla bioedilizia, alla possibilità di realizzare una piscina completamente naturale, autodepurante grazie alle piante in essa presenti, con acqua naturale senza cloro (che a molti da fastidio...) e quant'altro. Dopo essermi addentrato in spiegazioni dettagliate incasso sempre un generico: "Troppe complicazioni, poi ci sono le zanzare e gli insetti vari, meglio di no, non mi piace....". Logiche di opportunismo mi consigliano quindi di rientrare nei canoni, di continuare a parlare di lettini e cloro.
Ma cos'è una biopiscina? Una bella definizione che ho trovato recita: "La piscina naturale o biolago è un ecosistema acquatico con un suo equilibrio biologico, un ambiente vitale che è stato riprodotto dall'uomo seguendo l'esempio della natura". La biopiscina rappresenta, ne sono certo, per alcuni anche uno stile di vita a stretto contatto con la natura. Tecnicamente la biopiscina necessita di due zone collegate, la zona di rigenerazione (dove l'acqua viene depurata con l'ausilio di determinate speci di piante acquatiche) e la zona di balneazione. Non esistono limiti dimensionali e di forma, occorre solo rispettare determinati rapporti di superficie tra la zona di rigenerazione e quella di balneazione. La biopiscina può sfruttare anche una sorgente presente in sito e la morfologia del terreno. In fase realizzativa occorrerà prestare attenzione alla impermeabilizzazione dello scavo (strato di PVC o teli di caucciù) sopra strato di sottofondo in sabbia. L'impermeabilizzazione potrà essere rivestita con pietre e ciottoli a formare il fondale naturale del biolago. La depurazione dell'acqua (che non deve mai essere cambiata) avverrà mediante l'utilizzo di piante acquatiche selezionate e l'impiego di ruscelli servirà alla maggior ossigenazione della medesima.
Caratteristica peculiare della biopiscina è anche quella di ospitare animali, come ad esempio uccelli, che ai bordi di essa potranno nidificare liberamente. Dal punto di vista estetico non esistono limitazioni, la bellezza di un elemento così ben inseribile nel contesto naturale circostante può esser integrato con soluzioni estetiche a scelta del committente o del progettista. E' inmutile ribadire che la biopiscina è un qualcosa di particolare, di speciale, e che ancora oggi sta incontrando notevoli difficoltà di diffusione anche se, negli ultimi anni, non sono poche le biopiscine realizzate.
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