La provincia spezzina è stata colpita - all'antivigilia di Natale 2010 - da una durissima alluvione, una vera e propria calamità naturale che si è abbattuta con violenza sul territorio a culmine di settimane intere di pioggia, neve e ulteriori giorni consecutivi di pioggia. Ero per motivi di famiglia e di lavoro al Ponte di Arcola. Pochi minuti prima che si scatenasse la piena ho percorso a piedi - sotto una pioggia battente - il tragitto che porta dal Ponte di Arcola alla piazza 2 Giugno. Andata e ritorno sotto l'acqua per consegnare urgentemente alcuni documenti. La situazione che si palesava in quelle poche centinaia di metri era preoccupante, e anche le sensazioni non erano granché. La pioggia incessante dalla notte si abbatteva sul nastro d'asfalto che non riusciva più a smaltirla. Pochi minuti dopo accade l'irreparabile. Una vera e propria ondata di acqua e fango si è staccata dal paese, è piombata a valle ed ha percorso tutta la via Valentini trascinando con se arbusti, detriti e materiali vari. Immediatamente il quartiere è stato sommerso da uno strato di liquido marrone chiaro che in alcuni punti (alle quote più basse) raggiungeva quasi il metro. Critica la situazione all'incrocio fra la via Valentini e la Strada Provinciale Aurelia, in corrispondenza della nuova rotatoria, ove i negozi sono stati invasi dal fango. Immediatamente c'è stata una vera e propria corsa al soccorso. Ho visto pensionati ed extracomunitari aiutare i titolari degli esercizi a spazzare il fango fuori dei locali, ho visto gente sbracciarsi per impedire agli automobilisti di imboccare la via Valentini ormai invasa. Ho ascoltato il racconto di chi, in auto, si è vista arrivare addosso una vera e propria ondata di fango per poi fuggire dal finestrino. Sono corso a recuperare gli stivali di gomma nel bagagliaio dell'auto (parcheggiata all'asciutto, fortunatamente...) e mi sono prodigato per fare qualcosa. Purtroppo però - mi duole sottolinearlo - ho visto tanta gente al riparo di case e portici, guardare senza muovere un dito...... Ci aspettavamo da un momento all'altro l'arrivo della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco ma nulla di tutto questo anche perché eravamo all'oscuro che anche altrove stava succedendo il finimondo. Le sensazioni che si hanno di fronte a tali espressioni di forza della natura è di una totale impotenza, puoi solo limitare i danni o limitarti a guardare, difendersi è difficile. Passato il momento critico sono persino riuscito a fare delle foto e un video, che non è un gran ché ma comunque rende l'idea di quello che è accaduto. Sul web, soprattutto su Facebook, se ne possono trovare altri molto migliori e ripresi da angolazioni e siti diversi. Sono tornato il giorno dopo e quello dopo ancora (Natale) per documentare ulteriormente quanto accaduto e scattare ulteriori foto.
Le zone della Provincia della Spezia maggiormente interessate dall'evento sono stati, oltre il Comune di Arcola, quello di Sarzana, Ameglia, Vezzano Ligure e Lerici. Del Comune di Arcola ricordo i danni anche - e soprattutto - a Romito Magra. Tante, tantissime le frane e gli smottamenti di minore entità.
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