La Legge Regione Liguria numero 5 del 15 Febbraio 2010 emana nuove norme per la prevenzione delle cadute dall'alto nei cantieri edili. Si tratta semplicemente di 3 articoli.L'articolo 1 definisce le finalità di tale Legge che è quella di prevenire i rischi d’infortuni sul lavoro a seguito di cadute dall’alto nei cantieri temporanei o mobili, di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche ed integrazioni anche in attuazione del disposto di cui all’articolo 7, comma 1 della legge regionale 13 agosto 2007, n. 30 (Norme regionali per la sicurezza e la qualità del lavoro) e successive
modifiche ed integrazioni.
L'articolo 2 dispone che tutti gli interventi (anche di minor importanza) eseguiti in copertura devono presentare caratteri tali da eliminare il rischio caduta dall’alto, fornendo un sistema di ancoraggio permanente e sicuro per i lavoratori che operano sul tetto.
Al comma 2 del medesimo articolo, invece, si dispone che le coperture piane o a falda inclinata poste ad altezza superiore a due metri rispetto ad un piano stabile devono essere dotate di dispositivi fissi e permanenti a norma UNI EN 795.
Fermo restando che qualsiasi intervento sul tetto deve essere eseguito con condizioni di sicurezza dei lavoratori, con tale Legge si andrà verso una regolarizzazione di tutte le coperture esistenti che dovranno fornire garanzia di sicurezza per eventuali operatori che dovranno recarsi sul tetto per manutenzioni o nuove installazione di impianti.
All'articolo 3 viene trattato l'argomento relativo alle attestazioni ed alle certificazioni. Particolare cura dovrà essere prestata (anche in fase progettuale ed esecutivo) al posizionamento e all'uso dei dispositivi di ancoraggio ed al rilascio delle necessarie certificazioni.
E' interessante notare che un adeguato sistema permanente di ancoraggio, in taluni casi, può evitare l'installazione di ponteggi provvisori con risparmio in termini economici e di tempo.
modifiche ed integrazioni.
L'articolo 2 dispone che tutti gli interventi (anche di minor importanza) eseguiti in copertura devono presentare caratteri tali da eliminare il rischio caduta dall’alto, fornendo un sistema di ancoraggio permanente e sicuro per i lavoratori che operano sul tetto.
Al comma 2 del medesimo articolo, invece, si dispone che le coperture piane o a falda inclinata poste ad altezza superiore a due metri rispetto ad un piano stabile devono essere dotate di dispositivi fissi e permanenti a norma UNI EN 795.
Fermo restando che qualsiasi intervento sul tetto deve essere eseguito con condizioni di sicurezza dei lavoratori, con tale Legge si andrà verso una regolarizzazione di tutte le coperture esistenti che dovranno fornire garanzia di sicurezza per eventuali operatori che dovranno recarsi sul tetto per manutenzioni o nuove installazione di impianti.
All'articolo 3 viene trattato l'argomento relativo alle attestazioni ed alle certificazioni. Particolare cura dovrà essere prestata (anche in fase progettuale ed esecutivo) al posizionamento e all'uso dei dispositivi di ancoraggio ed al rilascio delle necessarie certificazioni.
E' interessante notare che un adeguato sistema permanente di ancoraggio, in taluni casi, può evitare l'installazione di ponteggi provvisori con risparmio in termini economici e di tempo.
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